In alcuni casi basta mettere prima dell’aggettivo un prefisso.
Per esempio, scontento è il contrario di contento. E si forma mettendo una s davanti a contento.
Disordinato è il contrario di ordinato, e si forma mettendo il prefisso dis- davanti a ordinato.
Inutile è il contrario di utile. E lo si forma mettendo il prefisso in- davanti a utile.
S-, dis- e in- sono i tre prefissi che, messi prima di un aggettivo, formano l’aggettivo di significato contrario.
Altri esempi sono:
condito / scondito; corretto / scorretto; cortese / scortese; armato / disarmato; attento / disattento; continuo / discontinuo; adatto /inadatto; certo /incerto; visibile/invisibile.
Se l’aggettivo comincia per p o per b, la n del prefisso in si trasforma in una m: il contrario di possibile, quindi è impossibile, e il contrario di bevibile (che significa ‘che si può bere’) è imbevibile (che significa ‘che non si può bere’).
Infine, se l’aggettivo comincia con la lettera r o con la l, anche la n del prefisso in diventa una r o una l: il contrario di reale è irreale, e il contrario di legale è illegale.