Thanh Vu
aiutami! Si deve usare il conjuntivo dopo "è chiaro che" oppure no?
15 de may. de 2012 11:24
Respuestas · 17
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Non necessariamente. Può essere seguito dal congiuntivo passato o presente (esempi: È chiaro che tu abbia superato l'esame; È chiaro che lui abbia più soldi di me; ecc.). Ci sono altri contesti in cui il congiuntivo non è necessario (è chiaro che questo è un caso estremo; è chiaro che la pasta è l'alimento maggiormente apprezzato in Italia). Spero di esserti stato utile. Ciao. PS. HO MODIFICATO PARZIALMENTE LA RISPOSTA LASCIANDO DA PARTE LE IPOTETICHE PER ACCONTENTARE QUALCUNO (...) E PER SEMPLIFICARE. LA SOSTANZA COMUNQUE RIMANE LA STESSA. Ciao ancora e auguri per il tuo corso.
16 de mayo de 2012
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in italiano il congiuntivo è sempre facoltativo.tu puoi usare congiuntivo o indicativo,per esempio dire è chiaro che sia bello oppure è chiaro che è bello(se ci riferiamo al presente),la differenza consiste se vuoi indicare certezza(periodo ipotetico della realtà)oppure esortazione,possibilità(periodo ipotetico della possibilità);se invece si tratta di desiderio allora si usa il condizionale è chiaro che sarebbe bello.
15 de mayo de 2012
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Una domanda interessante, che a volte ha una risposta sbagliata anche da parte di chi parla italiano. a1) E` chiaro che /frase secondaria/ ha lo stesso valore di realta` di a2) E` vero che /frase secondaria/ quindi, la /frase secondaria/ vuole il modo della realta`, che e` l'indicativo. Non ti far confondere dal /che/, in questo caso tu stai enunciando (dicendo) una cosa vera e NON una opinione o una possibilita`, nel qual caso metteresti il modo congiuntivo. Altro tipo di frasi, con una struttura simile: b) so che + <indicativo> c) penso che + <congiuntivo> (b) esprime realta`, (c) esprime possibilita`.
15 de mayo de 2012
Errore gravissimo quello di chi pensa che il congiuntivo dopo “è chiaro/è evidente” e simili sia scorretto. Il congiuntivo (Treccani docet) è consueto nei registri medio-alti, e la spiegazione sta nel fatto che il congiuntivo è il modo utilizzato per esprimere la soggettività dell’opinione, oltre che l’eventualità. L’indicativo, in quanto modo della realtà, tende ad imporsi nei registri più bassi.
24 de septiembre de 2019
Una piccola aggiunta: l'uso di un determinato modo verbale «può dipendere anche da ragioni stilistiche, da una scelta di "registro" o di livello linguistico : così, per esempio, nelle subordinate rette da verbi di giudizio l'indicativo (mi pare che ha ragione) corrisponde a un livello d' espressione più popolare rispetto al congiuntivo (mi pare che abbia ragione).». [Dardano & Trifone: Grammatica Italiana; Zanichelli, Bologna 1995. Pag 311]
16 de mayo de 2012
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