Un corvo aveva rubato un pezzo di formaggio e si era posato sul ramo di un albero per mangiarlo in tranquillità. Una volpe, che passava sotto quell’albero, lo vide e volle prendergli il formaggio. Così, gli disse che lui, il corvo, era il migliore tra gli uccelli e presto sarebbe diventato il loro Re: aveva delle piume meravigliose, un becco possente e delle belle zampette slanciate.
«Peccato solo che tu sia muto!» aggiunse la volpe. Il corvo, pieno d’orgoglio per tutti i complimenti ricevuti, volle dimostrare alla volpe che anche lui aveva una bella voce: spalancò il becco e cominciò a cantare.
La volpe, non appena il formaggio gli cadde dal becco, fece un gran balzo e lo afferrò con i suoi artigli.
«Caro corvo, potresti senza dubbio essere il Re degli uccelli, se solo tu avessi un po’ di cervello.»
Spesso, la verità ci acceca e ci porta a commettere delle sciocchezze.