no , non si può dire !
puoi dire invece
"questa frase è usuale ma GLI piace" (a lui)
"questa frase è usuale ma LE piace" (a lei)
in un caso, puoi dire " Se non gli/le piace , gliela faccio piacere io"
Gliela etc etc...è una forma composta :
dal pronome personale "gli"
in funzione di complemento di termine ( a lui, a lei e "a loro")
e dal pronome personale singolare maschile "lo" in funzione di compl. ogg.: glielo scriverò; scriviglielo.
· Quando il pronome "gli" si unisce a uno dei pronomi "la, le, li, lo, ne", prende la forma "glie" e quindi la forma composta è "glielo" ecc.: la forma scritta è normalmente unita (glielo ecc.). Come "gli", anche "glielo" si riferisce in primo luogo alla terza persona singolare maschile (a lui), ma nell’italiano moderno è usato anche in riferimento alla terza persona plurale maschile e femminile (a loro, a essi, a esse), uso che un tempo era ritenuto scorretto.
Ho trovato le chiavi di Mario!
Gliele hai restituite?
gli = a lui , a mario
le = le chiavi
Ha restituito le chiavi a mario?
le chiavi sono di Francesca,gliele do io.
gli = a lei , a Francesca
le = le chiavi
do io le chiavi a Francesca
a Mario non lo mando più allo stadio.
Glielo hai detto (a Mario)? Gliel'hai detto (a mario)?
gli=a lui , a mario
Lo = questo fatto che mi racconti
hai detto a mario "questo fatto che mi hai raccontato" cioè che non andrà più allo stadio
tra poco glielo dirò
gli=a lui , a mario
Lo = questo fatto che mi racconti
tra poco dirò a mario "questo fatto" cioè
"dirò a mario che non andrà più allo stadio"
vedi come è lungo ripetere tutto ciò?
quindi è meglio usare la forma prenominale "glielo"
"glielo dirò tra poco"
gliene ...
la particella prenominale "ne" è usata come complemento di specificazione o come complemento partitivo
(di lui , di lei , di essi ..... di ciò)
non glielo hai detto? (che non si va allo stadio)
prova a parlargliene
prova a parlare a lui/lei di ciò (che non si va allo stadio)