Sono sorpreso per il modo in cui si formano le parole alterate in italiano.
Ho capito che la gente a Roma non è contenta di quest'albero e che la satira sul web sia veramente forte.
Un suffisso dispregiativo si forma usando "accio" o "astro". Perché mettere alla fine della parola "acchio" con la hakka? per fare un suono duro e la maiuscola a contrario dell'aspetto dell'albero?
Mi chiedo anch’io come si fà a non confondere le diverse lingue. Per quel che mi concerne, faccio errori quasi inevitabil perfino nella mie due lingue materne che attualmente parlo relativamente poco. Però il passaggio fluido fra una lingua e l’altra è questione d’abitudine, col tempo ti risulterà più facile. Prima di cambiare lingua mi concentro un attimo e mi sintonizzo, come se stessi cambiando la stazione della radio che stò ascoltando in macchina.
Per me tuttavia c’e un limite evidente. Mi piacerebbe imparare il portoghese ma ho paura di far confusione con lo spagnolo.
Grazie Aliph per l'indirizzo del articolo che ho letto con interesse.
Ovviamente non ho capito tutto quello che è scritto nel testamento. Non parlo le 22 lingue regionali dell'Italia nemmeno il dialetto romano.
A proposito del numero delle lingue straniere. Ne parlo solo tre ed ho visto sul tro profilo che parla o impara cinque o sei lingue straniere insieme. Qual è il tuo modo per non confondere tra due lingue troppo vicine? Da parte mia devo lasciare un giorno o due fra una giornata parlando italiano e una giornata parlando inglese per esempio. Lo so che questa difficoltà non esiste tra greco e tedesco oppure tra inglese e arabo.
Mi farebbe piacere conoscere il tuo parere
Jacques
Jacques, non lo sò. Forse è dialetto romano. Magari qualcun’altro saprà dirtelo.
ho trovato sulla Repubblica quest’articolo divertente.