A turkish verb that have more than one meaning : çalmak

Turkish Vocabulary

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『日本語能力試験」対策＿日本語総まとめN3（語彙）』アスク出版 テキストを読んでいきます。 １回に1日ずつ読んでいきます。 今日は、第2週6日です。

N3合格

N3　語彙　第2週6日目

El Sombrero Nuevo

Había una vez un joven llamado Luis. Luis vivía en un pequeño pueblo rodeado de montañas. Un día, mientras caminaba por la plaza del pueblo, vio un sombrero muy bonito en una tienda. El sombrero era de color azul con una cinta roja, y a Luis le encantó.

Luis trabajaba como carpintero y ganaba un poco de dinero cada semana. Decidió ahorrar para comprar ese sombrero. Durante un mes, Luis trabajó muy duro, hizo muebles, arregló puertas y pintó casas. Finalmente, ahorró lo suficiente y fue a la tienda.

Con el sombrero en la mano, Luis se sintió muy feliz. Caminaba por el pueblo con orgullo, y todos los vecinos le decían lo bien que le quedaba. Luis sonreía, agradecía y continuaba su paseo.

Un día, mientras Luis paseaba por el campo, comenzó a llover. Luis corrió para protegerse bajo un árbol, pero el sombrero se mojó. Cuando la lluvia paró, Luis se dio cuenta de que la cinta roja del sombrero había cambiado de color. Ahora era de un tono rosado.

Al principio, Luis estaba triste, pero pronto se dio cuenta de que el sombrero seguía siendo bonito, aunque diferente. Los vecinos también lo notaron y comenzaron a decirle que el sombrero rosado era único y especial.

Luis comprendió que, a veces, las cosas cambian, pero eso no significa que sean menos valiosas. Desde ese día, llevó su sombrero con más orgullo que antes, sabiendo que lo que lo hacía especial era que era suyo y único.

Podcast en español para principiantes - Vocabulary (Podcast in Spanish for beginners)

El sombrero nuevo "The New Hat (with transcription)"

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The Turkish Learning Journey

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Easy Turkish GREETINGS

Oggi parliamo di possibilità, e di conseguenza anche un po’ della grammatica.
Lo so che, in questo caso, l’approccio non è più così tanto comunicativo, ma volevo dare un senso di istruzione, diciamo, a questo audio.
Comincerei con la classica domanda che si fa in classe, con gli amici, con i figli: se vincessi la lotteria, o comunque un sacco (o un fracco, o un pacco) di soldi, qual è la prima cosa che faresti?
E quasi tutti sempre rispondiamo: andrei in aeroporto e partirei per un lungo viaggio. 
E smetteresti di lavorare? Non penseresti alle conseguenze? E dove andresti, scusa?
E quale sarebbe la seconda cosa che faresti? …….. silenzio…… alla domanda bisogna pensarci bene. È una possibilità allettante, quella che ci fa sognare. 
Per questo si chiama “periodo ipotetico della possibilità”: possiamo esprimere un desiderio.
Quello di vincere un fracco di soldi è il più comune, certo, e anche il più grandioso.
Ma noi, in genere, apprezziamo anche i piccoli desideri: aaahhhh, se non ci fosse il traffico a Roma, si vivrebbe così bene; se potessi arrivare al mare in 10 minuti, mi farei un bel bagno e poi aspetterei il tramonto con una bella granita al limone, freschissima. 
E, se non facesse così caldo, dormiremmo tutti meglio.
E se potessimo andare tutti in vacanza quando ne abbiamo voglia…. Questa si che sarebbe vita!
Ecco, cose così. Ma sempre lì a fantasticare improbabili avvenimenti.
Così si parla non solo di possibilità, ma anche di “irrealtà”! 
Ma voi ve la immaginate Roma senza traffico????
E se leggessimo la notizia clamorosa che da domani internet non è più disponibile, come reagiremmo?
Io malissimo, sicuramente! Dovrei inventarmi un nuovo lavoro, tanto per cominciare.
Ma quale lavoro potrei scegliere? 🤔
Se fossi obbligato a scegliere un altro pianeta dove andare a vivere, quale preferiresti?
Ecco le assurdità dell’irrealtà. Ipotesi che non si avvereranno, ma con le quali a volte abbiamo passato del tempo a parlare o a pensare.





la Rubrica di Simona

SE....

The final installment of this amazingly eery story by Roald Dahl. Enjoy it until the very end!

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