Moltissimi studenti di italiano, ogni volta che devono utilizzare tempi composti come il passato prossimo o altri tempi verbali come il futuro remoto (ebbene sì, in italiano abbiamo due tempi verbali per il futuro e non te la caverai se userai soltanto il futuro semplice :p ) sono assaliti dal dubbio amletico su quale ausiliare scegliere tra essere e avere, come può capitare a un appassionato di cucina campana, appena arrivato nel centro di Napoli, nel perenne dubbio se prima mangiare una crocchè o una sfogliatella.
La situazione con i verbi tuttavia è più semplice e possiamo affermare che:
-in alcuni casi ci sono regole precise sull'uso dell'ausiliare.
- in altri casi non esistono proprio regole precise.
-essere e avere sono gli ausiliari più diffusi ma...attenzione! non sono gli unici ausiliari in italiano(in alcune forme passive si usano altri ausiliari anche i verbi venire, andare, rimanere )
Vediamo insieme le differenze:
Ausiliare essere= -Si usa per creare la forma passiva.
Esempio: Il centro di Venezia è visitato ogni anno da migliaia di persone.
-Si usa con la maggior parte dei verbi impersonali
esempio: è avvenuto un contrattempo che ci ha impedito di arrivare in orario.
-Si usa con la maggior parte dei verbi intransitivi
Esempi:
Luigi è andato a comprare il pane
Narmina è uscita insieme alle amiche.
Ausialiare Avere: -È l'unico usato con i verbi transitivi.
Esempio:
-Mohammed ha aperto la porta.
-Igor ieri sera ha visto un film.
È usato con alcuni verbi impersonali
come piovere, nevicare, grandinare (che parlano del tempo) ma si può anche utilizzare il verbo essere in questi casi come ausiliare.
Esempio:
-Ieri ha piovuto per tre ore.
-Ieri è piovuto.
-Viene usato con alcuni verbi intransitivi
in particolare quelli che indicano uno stato mentale o un'attività fisica.
Esempi:
-Arianna oggi ha corso tre chilometri.
-Aisha ha saputo il risultato dell'esame.