Girl at the piano
La risposta è corretta? Mi chiedo quale sia la differenza tra 'penso che mi piace' e 'penso che mi piaccia.' Se ho già finito di leggere un libro, qualcuno chiede i miei pensieri e io dico: "Penso che mi piace." (ne sono sicura perché l'ho finito.) Se sto leggendo un libro, ma non lo finisco ancora, invece dico: Penso che mi piaccia. (è possibile, ma non ancora sicuro) Ho ragione? Ci sono altre differenze?
28 apr 2018 07:01
Risposte · 9
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Per me non sono corrette! Provo a spiegarmi: ( hai gia letto il libro) quindi non puoi dire " penso che mi piace" perche lo sai se si o non quindi il libro che ho letto ( o titolo) mi è piaciuto molto/ abbastanza o non mi piacque per niente perché ....

Invece per quello che stai leggendo ma ancora non lo hai finito potresti dire al momento mi piace molto tra poco sarò più sucura o qualcosa simile! Ciao

28 aprile 2018
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1) In theory "penso che" is followed by the subjunctive, because it is used to talk about your suppositions. In practice people who are less inclined to use subjunctive will often choose indicative instead. 2) I wouldn't use "penso che" when talking about past experiences. In the context you describe as "Se ho già finito di leggere un libro, qualcuno chiede i miei pensieri e io dico: "Penso che mi piace." (ne sono sicura perché l'ho finito.)", if your goal is to express a certain degree of uncertainty, you can say "Direi che mi è piaciuto"; if, instead, you're just sure you liked the book, you simply say "Mi è piaciuto". 3) As regards the context described in "Se sto leggendo un libro, ma non lo finisco ancora, invece dico: Penso che mi piaccia. (è possibile, ma non ancora sicuro)", if you want to say that you expect your final opinion to be favourable, you use future indicative as in "Penso che mi piacerà". If, instead, you want to say that you currently like it, but you could change your mind by the time you'll be finished reading it, "penso che" isn't the best choice, because here you aren't supposing anything: I would say "Per ora mi piace". 4) I can think of a peculiar situation in which one could use "Penso che mi piace": it would work as a somewhat witty answer to an interlocutor who just asked you "Che ne pensi?", referring to doubts she has about somebody/something and expecting an interlocutory answer from you: the indicative mood of 'penso' would emphasize the finality of your opinion, essentially meaning "I'm not going to take those doubts into consideration: I just like her/him/it".
29 aprile 2018
Alcuni verbi possono avere l'indicativo o il congiuntivo, con sfumature diverse di significato e PENSARE è tra questi. In particolare, quando “pensare” significa 'ESSERE CONVINTO si usa il modo indicativo. Ad esempio: penso (sono convinto) anch'io che tu sei stanco. Invece quando “pensare” significa SUPPORRE, si usa il modo congiuntivo: penso (suppongo) che tu sia stanco.
28 aprile 2018
Vanno col congiuntivo: -i verbi che esprimono opinione e considerazioni personali (Credere, pensare, ritenere, supporre, immaginare, parere, sembrare, avere l’impressione, dire che) -i verbi che esprimono volontà, desiderio e preferenza (Volere, desiderare, preferire) -i verbi che esprimono speranza, aspettativa, paura (Sperare, aspettarsi che, avere paura che, temere che, augurarsi che) -i verbi che esprimono incertezza, dubbi, irrealtà o finzione (Non essere sicuri, non essere certi, dubitare che, non sapere se, ignorare se, fingere che, fare finta che) -i verbi che esprimono gli stati d’animo (Essere felice che, essere contento che, far piacere che, dispiacere che, rallegrarsi che, rattristarsi che) Non vanno con il congiuntivo: – Le espressioni con secondo me / forse / probabilmente / poiché / dopo che / anche se / siccome / dato che -Le espressioni che esprimono certezza
28 aprile 2018
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