Quali sono le lingue più difficili al mondo? La lingua giapponese è tra le prime posizioni nella classifica delle lingue più difficili da apprendere. La sua complessità è dovuta, in primo luogo, alla struttura dell’alfabeto giapponese completo e ai suoi sistemi di scrittura.
L’alfabeto in giapponese, infatti, è diviso in alfabeto kanji e alfabeto hiragana.
In questo articolo cercheremo di capire le differenze, le similitudini e la diffusione tra l’alfabeto giapponese kanji e l’alfabeto giapponese hiragana.
Alfabeto in giapponese
Il giapponese (Nihongo, 日本語) è una lingua dell’Asia Orientale, appartenente alla famiglia delle lingue nipponiche. L’origine di questa lingua è oscura; alcune teorie ritengono appartenga alla famiglia linguistica delle lingue altaiche.
Il numero dei parlanti giapponese è altissimo: sono circa 122 milioni di persone madrelingua e oltre 1 milione di persone che vivono, perlopiù, in Asia Centrale che lo parlano come lingua seconda.
Hai cominciato da poco ad approcciarti alla lingua giapponese?
Studiare il giapponese non è facile ma non è neppure impossibile. Se ti sembra che i tuoi sforzi siano vani cerca il percorso più adatto a te. Sperimenta, cambia l’ordine delle fasi di apprendimento, cerca materiali più interessanti.
Per imparare il giapponese ti consigliamo di non sottovalutare due aspetti essenziali: la scrittura e l’ascolto. Tante sono le risorse utili online che potrebbero agevolare il tuo studio.
Sentire parlare in giapponese è una parte fondamentale del processo di apprendimento. Sia quando ascolti con attenzione una lezione o un dialogo che quando senti passivamente della musica o delle conversazioni. Ti suggeriamo di essere costante e di ascoltare qualcosa in lingua tutti i giorni.
Per studiare il giapponese, puoi utilizzare le varie risorse e materiali disponibili in rete, su youtube, ascoltando musica o guardando film e anime.
Continua la lettura dell’articolo per scoprire le basi dell’alfabeto giapponese completo.
Quante sono le lettere dell’alfabeto giapponese?
Per definire un numero di lettere dell’alfabeto giapponese bisogna innanzitutto tenere presente che il sistema di scrittura giapponese è composto da tre principali componenti.
Questi sono i Kanji (漢字), l’Hiragana (平仮名) e il Katakana (片仮名). Gli ultimi due sono alfabeti sillabici fonetici quindi ogni segno è associato ad un fono.
L’alfabeto Katakana viene utilizzato per trascrivere le parole di origine non giapponese, ovvero le parole straniere. Prendiamo, ad esempio, i nomi che appartengono al campo semantico delle piante e degli animali. Il sillabario Katakana è composto da 46 caratteri che rappresentano le sillabe.
L’alfabeto Hiragana è il sillabario di base di uso quotidiano. Composto anch’esso da 46 grafemi, nasce dalla forma stilizzata corsiva dei caratteri cinesi. Da qui provengono le coniugazioni dei verbi, l’utilizzo dei suffissi nelle parole e via dicendo.
L’alfabeto Kanji è composto dagli ideogrammi giapponesi. Gli ideogrammi sono stati introdotti dall’invasione della Cina tra il V e il VI secolo dopo Cristo.
La lingua giapponese, chiaramente, nel corso del tempo si è evoluta e modificata per cui anche gli ideogrammi sono stati personalizzati, sviluppati e arricchiti.
Se prendiamo in considerazione l’ultimo dizionario pubblicato in Cina, considerato il più completo, possiamo contare più di 85.500 kanji.
Non ti far intimorire da questo dato! Ricorda che è sufficiente conoscerne molti di meno per saper leggere in giapponese un cartello pubblicitario oppure una rivista. Basti pensare che un giapponese madrelingua nel corso dell’iter scolastico apprende circa 2 mila ideogrammi kanji.
L’alfabeto kanji, infatti, contiene alcuni ideogrammi che sono utilizzati maggiormente nella vita quotidiana e che consentono una comunicazione ottimale. Sono tanti ma conoscerli ti garantisce, ovviamente, di possedere un livello alto di padronanza della lingua.
Per un principiante è necessario un numero nettamente inferiore per leggere e comunicare.
Gli ideogrammi hanno ognuno un proprio significato. Possono, dunque, essere pronunciati in maniera differente, a seconda del contesto in cui si parla. Prendiamo l’esempio di 今日 che si può leggere kyō, inteso come “oggi”. Ma anche konnichi, che vuol dire “recentemente”, o konnichiwa, il classico saluto giapponese.
Comunemente, numerose frasi giapponesi vengono scritte tramite una combinazione dell’alfabeto Hiragana con l’alfabeto Kanji. Più raramente, con il Katakana.
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Prenota una lezione di provaAlfabeto giapponese completo
L’alfabeto giapponese completo include anche un quarto sistema di scrittura denominato Rōmaji. Questo, molto utile per chi si avvicina ai territori giapponesi senza conoscerne l’alfabeto, si serve delle lettere dell’alfabeto latino per la romanizzazione della lingua giapponese.
Il Rōmaji viene impiegato, soprattutto, per i nomi delle località sui segnali stradali, per i dizionari, per i libri di testo e per i passaporti. Altri casi isolati di questo utilizzo sono le insegne o i nomi che vogliono imitare lo stile occidentale.
Altra piccola curiosità è che i caratteri giapponesi possono essere scritti dall’alto verso il basso e da sinistra a destra. Questa è la ragione per cui potrai trovare dei libri aperti con il dorso del libro a destra, così come dei libri aperti con il dorso a sinistra.
Come ti abbiamo già segnalato una delle prime difficoltà che si incontrano con la lingua giapponese è l’uso di più alfabeti.
Ma come si scrive in giapponese e quali sono le caratteristiche della lingua giapponese?
Gli ideogrammi giapponesi sono elencati da sillabe nelle tabelle.
Nell’alfabeto in giapponese ogni linea è dedicata a una vocale:
- A: N, Wa, Ra, Ya, Ma, Pa, Ba, Ha, Na, Da, Ta, Za, Sa, Ga, Ka, A,
- E: Re, Me, Pe, Be, He, Ne, De, Te, Ze, Se, Ge, Ke, E,
- I: Ri, Mi, Pi, BI, Ciao, Ni, Chi, Ji, Shi, Gi, Ki, I,
- O: Wo, Ro, Yo, Mo, Po, Bo, Ho, No, Do, To, Zo, So, Go, Ko, O,
- U: Ru, Yu, Mu, Pu, Bu, Fu, Nu, Zu, Tsu, Zu, Su, Gu, Ku, U.
Dedica tempo alla scoperta e all’apprendimento dell’alfabeto giapponese completo.
Memorizzare linea per linea potrebbe esserti d’aiuto. Potresti chiedere al tuo professore di giapponese di darti un numero di hiragana da imparare al giorno.
Alfabeto giapponese Hiragana
L’alfabeto giapponese Hiragana, dalla traduzione “kana semplice”, viene usato principalmente per le parole native giapponesi e per le particelle grammaticali.
Composto da 46 segni di base, l’alfabeto hiragana viene usato anche per il furigana (ふりがな), o yomigana (読み仮名), ovvero la lettura dei kanji, che a volte può ostica anche per gli stessi giapponesi madrelingua.
L’hiragana è, inoltre, usato come okurigana (送り仮名) o suffisso alla fine della radice dei kanj. Serve a coniugare verbi, aggettivi o altre parole particolarmente complicate da leggere solo in kanji.
Questi caratteri giapponesi possono anche essere modificati aggiungendo il segno dakuten o handakuten, insomma i due trattini in alto a destra della sillaba, o il pallino.
Alfabeto giapponese kanji
Gli ideogrammi dell’alfabeto kanji, secondo il sistema di scrittura che prende il nome di Rikusho, sono suddivisibili in sei diverse tipologie.
- i pittogrammi, come dice la parola, sono derivati dalla raffigurazione grafica di ciò che rappresentano.
- gli ideogrammi sono molto simili ai primi ma identificano la realizzazione grafica di un concetto invece di una cosa fisica.
- i composti semantici sono tutti i singoli kanji che in realtà sono composti dall’unione di più kanji.
- i composti semantico-fonetici come quelli appena elencati sono composti dall’unione di più kanji di cui uno indica il significato o il contesto e l’altro indica la fonetica.
- i caratteri derivati sono i kanji che si sono evoluti nel tempo assumendo un significato collegato al loro significato iniziale.
- i kanji prestati sono utilizzati solo per la loro pronuncia, in questi casi non conta minimamente il significato.
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Prenota una lezione di provaImparare l’alfabeto in giapponese
Solitamente nell’apprendimento di una lingua viene privilegiata la parte orale, perché dà dei risultati immediati. Nel caso del giapponese, tralasciare lo scritto significa perdere da subito un aspetto essenziale e iniziare un percorso a metà.
Se vuoi cominciare a scrivere in giapponese, l’Hiragana è il primo tipo di scrittura che dovrai imparare. Basti pensare che i libri destinati ai bambini più piccoli, sono spesso scritti in hiragana.
I kanji invece sono importanti per memorizzare le parole. Ad esempio 食べる (mangiare) o 食事 (pasto) sono accomunati dal kanji 食 che significa mangiare. Il significato dei kanji ti può essere di grande aiuto per comprendere una parola senza saperla leggere.
Inoltre, ti renderai ben presto conto che il modo più semplice per memorizzare gli ideogrammi è la pratica. Quindi, un consiglio banale ma efficace è proprio quello di munirti di quaderno e di copiare e ricopiare ripetutamente. Non ti stancare, vedrai presto che questa azione metodica darà i suoi buoni frutti.
Pertanto, ti segnalo che molto spesso è necessario disporre di testi e strumenti che aiutino nello studio quotidiano. Fino a una decina di anni fa i volumi dell’alfabeto giapponese erano pochi e poco esaustivi. Nelle pagine di Scrittura giapponese, libro edito per la prima volta nel 2010, puoi trovare regole e informazioni pratiche per imparare a scrivere e leggere correttamente.
Sarebbe utile cercare di confrontarti con altre persone che studiano giapponese e se possibile anche con giapponesi madrelingua. Condividere esperienze, fare tante domande e conversare di frequente mettendo in pratica quanto imparato è forse il consiglio più prezioso. Non devi aver paura di commettere errori.
Per di più, se senti di non riuscire a proseguire il percorso di apprendimento autonomo cerca un docente online che ti mostri dei trucchi per imparare il giapponese. Affidati a un professore di giapponese che possa capire le tue esigenze, aiutarti a finalizzare il tuo studio dandoti obiettivi precisi.
Valuta con cura il professore di giapponese più adatto alle tue esigenze. È importante poter contare su un professionista specializzato in grado di aiutarti a gestire al meglio tempo e risorse.
Avere a disposizione un tutor o un insegnante di giapponese ti consente di raggiungere un buon livello in metà del tempo.
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