Nasib
Qual è la differenza tra "il che" e "ciò"?
2018年12月8日 19:00
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(Segue da sopra) 2) il ragionamento si può anche fare al contrario, e si vedrà che ci sono tantissimi esempi in cui l'espressione "e ciò" è perfettamente sostitubile con "il che". Se si digita "e cio" nel CORIS, "corpus dell'italiano scritto", che raccoglie migliaia di citazioni tratte da libri, riviste, articoli, ecc., si ottengono numerosissimi esempi di quanto ho detto, tra cui: "Cara mamma , ho ricevuto la tua lettera. Mi rimproveri, e ciò mi ha deluso un po ' " che è perfettamente sostituibile da: "... il che mi ha deluso un po' ". E non vuol forse dire anch'essa: "mi ha deluso che tu mi rimproveri", come nel mio esempio "mi preoccupa che Mario..."? Stesso discorso per: "Le madri povere a volte diluiscono eccessivamente il latte in polvere, e ciò porta alla malnutrizione", = "... il che porta alla malnutrizione" = "porta alla malnutrizione il fatto di (o la pratica di) diluire...". Stesso discorso per: "Il sindaco Albertini e l'assessore Scalpelli hanno aperto al Leoncavallo, riconoscendone diversità e valori, e ciò è atto d'intelligenza", = "... il che è atto d'intelligenza" = "è un atto d'intelligenza aver aperto al Leoncavallo, riconoscendone diversità e valori"; 3) se si dice "mi preoccupa IL FATTO che Mario lavori troppo", cioè se si aggiunge "IL FATTO", la proposizione dipendente non è più una SOGGETTIVA, ma un'OGGETTIVA (vedasi la Grammatica del Serianni, Cap. XIV, pag. 382 parag. 37 e pag. 385 parag. 47). Infatti, con l'aggiunta del sostantivo "IL FATTO", è quest'ultimo che diventa il soggetto di "mi preoccupa", sostituendo in tale funzione la frase "che Mario lavori troppo", la quale a sua volta diventa un'oggettiva con una reggenza "NOMINALE" rappresentata da "IL FATTO".
2018年12月13日
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Vorrei aggiungere alcune considerazioni alla risposta di Sara: 1) è ovvio che la congiunzione "e" con il pronome "ciò" non è un pronome relativo, e che in teoria il pronome relativo dovrebbe dare una coesione più forte alle due frasi, ma alla morfologia, alla "forma", non sempre corrisponde la "sostanza": dire, come nel mio esempio, "e ciò mi preoccupa" non è una semplice "aggiunta" a quanto detto prima, ma un completamento necessario. La congiunzione "e" in questo caso non ha solo la funzione di "aggiungere alla prima frase una seconda frase", in quanto la proposizione "Mario lavora troppo in questi giorni" non viene detta per caso, ma proprio perché sia seguita da "e ciò mi preoccupa". La differenza tra "e ciò" e "il che" è SOLO FORMALE, NON SEMANTICA. È vero che, formalmente, "e ciò" esprime "coordinazione", mentre "il che" esprime "subordinazione" tra proposizioni, ma, come si legge nella Grammatica del Serianni (Cap. XIV, pag. 369, parag. 4 d)), "La scelta tra costrutto paratattico e costrutto ipotattico può essere equivalente sul piano logico-semantico: "la differenza - osserva giustamente TEKAVCIC 1980: II 423 - riguarda il lato formale, quasi mai il contenuto del messaggio: dire 'il tempo è brutto e non esco di casa', è perfettamente sinonimo, quanto al messaggio trasmesso, a 'poiché il tempo è brutto, non esco di casa', o 'non esco di casa perché il tempo è brutto', ecc."; È fin troppo evidente che anche l'espressione con "e ciò", alla stregua di quella con "il che", è un altro modo, forse ancora più enfatico, di dire: "mi preoccupa che Mario lavori troppo";
2018年12月13日
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Vorrei aggiungere una sfumatura alla risposta di Giulio. Quando utilizziamo "il che" solitamente la coesione delle frasi è più forte: io ti sto dicendo che Mario lavora troppo perché voglio dirti che questo mi preoccupa. Nel secondo caso invece la congiunzione "e" con il pronome (che non è più un pronome relativo ma un semplice anaforico) aggiunge alla prima frase una seconda frase. Nel primo caso quindi usiamo il pronome relativo "il che" per indicare che tutta la frase è la soggettiva della frase principale: Mi preoccupa (il fatto) CHE Mario ... (frase soggettiva) . Se vogliamo mettere inrisalto il soggetto lo mettiamo prima, utilizzando un pronome relativo: Mario... il che mi preoccupa
2018年12月9日
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Non c'è differenza, sia "IL CHE" che "CIÒ" hanno la funzione di RIASSUMERE UNA FRASE PRECEDENTE. Comunque in molti casi è meglio che "ciò" sia preceduto dalla congiunzione "e". Ad esempio: "Mario lavora troppo in questi giorni, IL CHE mi preoccupa". "Mario lavora troppo in questi giorni, E CIÒ mi preoccupa". Queste strutture corrispondono all'inglese "WHICH" PRECEDUTO DA UNA VIRGOLA, che, come in italiano, si riferisce ALL'INTERA FRASE PRECEDENTE (infatti è chiamato SENTENCE-RELATIVE). Ad esempio, traducendo la frase italiana scritta sopra: "Mario has been working too much these days, WHICH worries me".
2018年12月9日
"che" in this context is similar to the English word "which," as in the sense of clarifying. Ex: mele rosse, o mele che sono rosse (red apples. Or apples that are red) "ciò" is like the word "quello," but is used in the middle of a sentence. Ex: questo non è ciò che voglio (this is not that which I want) Hopefully that helps!
2018年12月8日
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Nasib
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