Vuoi conoscere quale è il saluto giapponese più utilizzato? Se stai muovendo i primi passi per imparare il giapponese, allora “konnichiwa” è tra le prime parole con cui familiarizzare.
Storicamente, “konnichiwa” è una formula di saluto generico che significa “buona giornata” o “buon pomeriggio” e viene utilizzata a partire dalla tarda mattinata in poi.
Spesso, però, gli italiani pensano erroneamente che il significato di questo saluto giapponese sia simile al nostro “ciao”. Invece, non esiste un saluto giapponese che corrisponda al “ciao” italiano.
In questo articolo scopriremo tante piccole curiosità sui saluti in giapponese, come e quando usarli correttamente.
Saluto in giapponese
Imparare il giapponese da zero implica approcciarsi alla lingua con interesse e curiosità ma, soprattutto, avere un programma di studi per raggiungere gli obiettivi che ti sei posto.
Di solito, iniziare dalle basi è la soluzione migliore ma, oltre alla grammatica giapponese, è importante conoscere l’alfabeto giapponese composto di ideogrammi e la pronuncia giapponese delle parole.
Cosa si può aggiungere a tutto questo? Certamente la scoperta delle frasi più utilizzate in giapponese e, quindi, il saluto in giapponese.
Quando si inizia a studiare giapponese ci si accorge presto che i modi per salutare qualcuno sono veramente moltissimi.
“Konnichiwa” (こんにちは), nello specifico, è l’abbreviazione di un saluto completo: “konnichi wa gokiken ikaga desu ka?” (今日 は ご 機 嫌 い か が で す か?), che potremmo tradurre con “come ti senti oggi?”.
Con il passare del tempo, questa lunga forma di saluto si è evoluta in una formula più breve e gergale. Il saluto giapponese “konnichiwa” resta comunque un saluto formale nella maggior parte dei casi.
Per questo motivo, esistono delle alternative più informali a “konnichiwa”, termine che può risultare troppo formale in alcuni contesti, soprattutto tra amici e ragazzi. Tra queste ci sono espressioni come “chiwassu” (ちわっす) e “chissu” (ちーっす) largamente utilizzate tra i giovani e in contesti scolastici.
Per definire meglio il carattere di questo saluto giapponese, ricordiamo che “Konnichiwa” è un saluto formale che può essere utilizzato in moltissime situazioni, sia con qualcuno che conosciamo che con persone che ci sono estranee. Non viene mai usato come saluto di congedo.
In questo caso, esistono diverse formule di commiato, dalla più comune “sayonara” (さようなら), che può voler significare sia “arrivederci” che “addio”, a “bai bai” (バイバイ), dall’inglese “bye bye”.
Riguardo alla fascia oraria, “konnichiwa” è un’espressione che può essere utilizzata a partire dalle undici del mattino fino alle cinque/sei del pomeriggio.
Ma quanto è importante conoscere anche la pronuncia di queste parole?
Il giapponese è una lingua ricca di storia e di particolarità e, per questo motivo, una buona fonte da cui trarre curiosità. Ad esempio,puoi voler sapere come si scrive “konnichiwa”:
nonostante la pronuncia del “wa” finale, questa parola va scritta con は (“ha”) alla fine e non con わ (“wa”). Quindi, nel complesso, questa forma di saluto giapponese viene così scritta: こko んn にni ちchi はha.
Buongiorno in giapponese
I saluti in giapponese sono molti agli occhi degli occidentali per questo è importante riconoscere quando utilizzarli e in veste di quale ruolo sociale. Saper salutare in giapponese, infatti, vuol dire avvicinarsi alla cultura e alle usanze del Giappone più che alla lingua.
In Giappone, salutare qualcuno non è un gesto naturale come accade in Italia oppure quando dici ciao in spagnolo durante le tue vacanze estive.
Nella cultura giapponese, il rispetto delle gerarchie è fondamentale da rispettare per i rapporti interpersonali.
L’età, il lavoro, l’esperienza di vita sono i fattori che determinano la gerarchia sociale e i legami tra le persone. Per questo, anche nella conversazione in giapponese bisogna prestare attenzione ai dettagli, non basta saper dire buongiorno in giapponese.
L’esistenza di una gerarchia sociale modifica il linguaggio giapponese: esistono, infatti, diverse tipologie di forme verbali giapponesi che si utilizzano solo in contesti formali o informali.
Il “buongiorno” giapponese corrisponde alla frase: Ohayoo gozaimasu oppure ohayoo. La prima è una versione estremamente formale e rispettosa.
Questo tipo di buongiorno viene utilizzato al mattino con persone con cui non si ha confidenza oppure di una gerarchia sociale più alta e che, quindi, richiedono rispetto.
Ad esempio, se organizzi un viaggio in Giappone, puoi utilizzare questa forma di saluto sui mezzi di trasporto pubblico. Un altro contesto per utilizzare questo saluto giapponese è ad una riunione di lavoro verso i tuoi colleghi o clienti.
La seconda versione, abbreviata, è possibile utilizzarla in contesti meno formali, con gli amici e i parenti.
Ciao in giapponese
Abbiamo già avuto modo di analizzare il saluto giapponese “konnichiwa” che può essere tradotto con “buongiorno” oppure “salve” e che si utilizza da metà mattino fino a metà pomeriggio.
Puoi dire “konnichiwa” alle persone con cui hai maggiore confidenza oppure a chi conosci da tempo pur non avendovi un legame stretto.
Se, invece, stai lasciando una conversazione oppure un luogo, puoi utilizzare il saluto “sayoonara”. Questa parola è il nostro “arrivederci” da usare quando si è consapevoli che non si vedrà più quella persona per un periodo di tempo limitato.
Se, invece, l’incontro con qualcuno è stato veloce e informale e sai che è una persona che rivedrai presto, puoi utilizzare il saluto “Bai Bai” / “Jaa Mata”. La traduzione è, appunto, “a dopo”, “a presto” e, come puoi immaginare, sono saluti molto informali.
“Bai Bai” è, naturalmente, una parola derivante dall’inglese “bye bye”.
Quando ti allontani da una camera in cui si svolge una conversazione informale per poi rientrarvi a breve, in giapponese esiste un’espressione: Ittekimasu e itterasha.
Si usa questo saluto quando, ad esempio, stiamo uscendo per fare un giro o quando sappiamo di ritornare presto.
Buonasera in giapponese
Konbanwa significa “buonasera” in giapponese. Questo saluto viene utilizzato esclusivamente dopo che il sole è calato e sempre solo di sera.
Questo saluto giapponese si utilizza sia con persone con cui si ha totale confidenza sia con chi non si conosce.
A differenza di altri saluti giapponesi, questo si utilizza sia in situazioni formali che informali. Per cui, non aver paura di utilizzarlo con le persone di un rango superiore al tuo.
Dalla buonasera si passa alla buonanotte in giapponese: il termine Oyasuminasai è un modo molto cortese per augurare una buonanotte.
La versione più leggera e giovanile, di conseguenza più informale, utilizzata tra i giovani è l’abbreviazione della parola “oyasumi”.
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“Konnichiwa” è un saluto giapponese che può andare bene in moltissime situazioni, ma non è l’unico modo con cui salutare qualcuno in lingua giapponese.
Esistono saluti specifici per ogni momento della giornata, per situazioni formali e informali, e persino per salutare qualcuno al telefono.
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